Mentha suaveolens, Menta
Mentha suaveolens
Menta
Nome Bubani:
Altri nomi: Menta a foglie rotonde.
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Descrizione
Dal greco minthê proviene la parola latina mentha. A quanto sembra è una delle erbe di uso più antico che si utilizza ancora oggi, dato che è conosciuta da almeno 4.000 anni. Secondo la mitologia greca Persefone convertì una ninfa in questa pianta. Gli egizi la utilizzavano nei rituali funebri. I romani per rafforzare l’intelligenza e le case dove il suo odore era apprezzato erano considerate ospitali. Durante il Medio Evo se ne servivano contro le ferite della bocca, morsi di cane e contro gli insetti, così come per sbiancare i denti ed evitare che il latte cagliasse.
A topi e ratti il suo odore non piace, per questo si era soliti metterla nei magazzini delle semenze, per allontanare roditori.
Come altre dello stesso genere si utilizza come erba medicinale per curare molte malattie.
Dalle foglie si può fare una gelatina che serve per insaporire numerose ricette, ad esempio il cous-cous. Si utilizza anche per fare delle tisane e addolcire le insalate. Si sposa bene con il pomodoro e la verza.
L’estratto delle foglie di menta può essere usato come lozione antizanzara.
L’olio di menta si utilizza come insetticida sostenibile ed ecologico contro api, vespe, formiche e scarafaggi.
In alcune zone un ramo di menta veniva passato come una scopa negli angoli della casa e in seguito si metteva sotto il letto per allontanare le pulci, da cui le deriva il nome di uccidi pulci e, tra gli altri nomi baschi, quello di kukusobelar.
Habitats
Luoghi umidi o acquitrinosi: Spazi nella cui superficie, o vicino ad essa, c’è un accumulo d’acqua, vuoi per le caratteristiche specifiche della terra che perché si crea in loco o per mancanza di drenaggio. Come conseguenza nascono peculiari società di piante.
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