Crataegus sp. (laevigata?), Biancospino
Crataegus sp. (laevigata?), BiancospinoCrataegus sp. (laevigata?)
Biancospino
Nome Bubani: Oxyacantha dioscoridis o matthioli
Altri nomi: Bossolin, calarighe, spinapulce, spino bianco, spì della lendena.
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Riproduzione delle piante dell'erbario di Bubani
Descrizione
Il suo nome proviene dal greco kratos, forte, robusto, per il suo aspetto spinoso e la sua dura materia. Il nome Laevigata fa riferimento alla sua corteccia morbida, elegante e scivolosa.
Nonostante questa pianta resista bene al forte vento e alla contaminazione, il salnitro può crearle dei seri problemi. Alcuni esemplari arrivano a vivere anche 500 anni. E’ molto utilizzata per fare le siepi. Si utilizza come rebbio da innesto per nespoli e peri.
Con i suoi frutti è possibile fare una marmellata e un succedaneo del caffè. I suoi frutti secchi, mischiati nella farina, si possono panificare. Le foglie tenere si possono usare come condimento per le insalate o per fare delle tisane.
E’ una pianta medicinale utile contro numerose malattie, ma è molto apprezzata per curare i problemi cardiaci. Anche se nella cultura popolare il suo uso è molto antico, è stato solo a partire dal XIX secolo che si scoprirono le sue grandi qualità per il cuore. Oggi i fiori del biancospino sono utilizzati in più di 200 rimedi e sono molti gli studi che ne hanno dimostrato l’efficacia. Regola il ritmo cardiaco, migliora la circolazione e rafforza il cuore. E’ un ipotensore e un cardiotonico, un antistress che favorisce il sonno.
Insieme al ginkgo biloba, viene utilizzato contro i problemi di memoria, perché rafforza il flusso sanguigno nel cervello. Con la corteccia si fanno medicine contro la malaria e altre infermità.
Il suo legno è estremamente duro, appropriato per la costruzione di piccoli utensili e manici. E’ un eccellente combustibile. Si dice che il carbone vegetale prodotto dal suo legno sia capace di fondere il ferro senza alcun complemento. Le sue spine sono così dure da essere utilizzate come dei chiodi.
Habitats
Cespugli: Pianta spontanea che cresce tra arbusti e alberi giovani. Nella maggioranza dei casi prevalgono le piante che nascono su brughi, ginestre spinose, Cornaceae, etc.
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